Requisiti per accedere ai contributi pubblici e cause di revoca
I bandi e regolamenti per l’accesso alle agevolazioni pubbliche per le imprese (contributi a fondo perduto, crediti di imposta, finanziamenti agevolati, garanzie, etc.) prevedono che le imprese richiedenti (ed i relativi legali rappresentanti) siano in possesso di una serie di requisiti.
Di seguito si riportano alcuni di tali requisiti:
- Non essere in stato di liquidazione;
- Non essere stato soggetto a procedure di fallimento o concordato preventivo nell’ultimo quinquennio;
- Avere una regolare posizione contributiva INAIL e INPS (ie, avere un DURC regolare). Questo requisito è verificato in sede di presentazione della domanda, di istruttoria e di liquidazione dei fondi;
- NON essere destinatario di un ordine di recupero pendente per fondi Comunitari ricevuti in maniera indebita;
- NON devono sussistere procedimenti pendenti a proprio carico per l’accertamento delle responsabilità di cui al D. Lgs. 231/01;
- NON essere sottoposta a misure cautelai previste dal D. Lgs. 231/01;
- NON essere sottoposta a sanzioni interdittive di cui all’art. 9 del D. Lgs. 231/01;
- NON essere destinatario di condanne che comportino il divieto ricevere agevolazioni pubbliche;
- NON essersi verificata l’esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia di cui decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
- NON essere in regola con le norme in materia di tutela e salvaguardia dell’ambiente (D. Lgs. 152/06, Testo Unico sull’Ambiente);
- NON essere in regola con le norme obbligatorie in materia di tutela e sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/08, Testo Unico Sicurezza sul Lavoro).
- NON essere impresa in stato di difficoltà, laddove ai sensi del Regolamento (UE) N. 651/2014, si riscontra lo stato di difficoltà: (i) nel caso di una società a responsabilità limitata (Srl), qualora abbia perso più della metà del capitale sociale a causa di perdite accumulate; (ii) nel caso di una società con soci a responsabilità illimitata, qualora abbia perso più della metà dei propri fondi a causa di perdite accumulate; (iii) qualora l’impresa sia soggetta a una procedura di insolvenza o potrebbe essere obbligata ad aprirne una a causa dei suoi debiti; (iv) qualora l’impresa abbia ricevuto un aiuto per il salvataggio o la ristrutturazione e non ha ancora risolto o ripagato questo aiuto; (v) nel caso di grandi aziende non PMI, qualora negli ultimi due anni, il rapporto tra debito e patrimonio sia stato molto alto (superiore a 7,5) e non sia riuscita a coprire adeguatamente gli interessi sui suoi debiti (il suo EBITDA/interessi è stato inferiore a 1,0).
Si evidenzia inoltre che, oltre all’intervenuta sussistenza dei requisiti sopra indicati (riscontrabile anche successivamente alla loro concessione e/o erogazione) possono determinare la revoca degli incentivi anche le seguenti circostanze:
- Il progetto NON venga realizzato o venga realizzato per un importo inferiore al minimo previsto dal bando;
- NON venga garantita la cd stabilità dell’operazione, ovvero: i) non deve cessare l’attività svolta all’interno dell’unità locale oggetto dell’intervento36; ii) non deve trasferire l’attività produttiva al di fuori del territorio ammesso; iii) non deve cedere o alienare a terzi i beni finanziati con il presente bando, salvo autorizzazione in tale senso; iv) non deve apportare delle modifiche sostanziali al progetto che ne alterino la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari, salvo autorizzazioni in tal sesno;
- NON venga presentata la rendicontazione del progetto nei termini prevsiti;
- Gli incentivi risultino concessi sulla base di notizie o dichiarazioni false.