Turismo

Nonostante una concorrenza sempre più agguerrita, l’Italia rimane uno dei principali Paesi di destinazione turistica al mondo, grazie ai propri asset strategici, tra cui: territorio, arte, storia, cucina e cultura. Non a caso, il settore rappresenta circa il 13% del Pil Italiano ed occupa oltre 3 milioni di addetti. Va però tenuta in debita considerazione la necessità di continui investimenti, sia in infrastrutture che nelle aziende degli operatori economici, necessari per soddisfare una clientela sempre più esigente e qualificata (v. cluster benessere, sport, cultura, natura, family, persone con disabilità, etc.).

Ecco quindi chiarito il motivo per cui sono sempre più sostanziosi i fondi messi a disposizione delle Imprese per incentivare e sostenere gli investimenti nel settore. Basti pensare che solo le misure del PNRR prevedevano risorse per oltre 1.5 miliardi di euro (periodo 2022-2025), alle quali si aggiungono quelle delle Regioni che, attraverso i fondi strutturali da esse gestiti (V. POR FESR 2021-2027), sostengono gli interventi nel proprio territorio.

Tra gli investimenti che vengono più comunemente agevolati da tali misure, vanno menzionati quelli per: riqualificazione, ristrutturazione, efficientamento energetico, innovazione o miglioramento di servizi, destagionalizzazione, sostenibilità, economia circolare, abbattimento delle barriere architettoniche e digitalizzazione.

Forlani Consulting ha maturato una significativa esperienza nel settore del turismo, assistendo strutture ricettive, stabilimenti balneari, attività di intrattenimento e somministrazione. Tra le principali misure utilizzate, vanno segnalate quelle del Ministero del Turismo (IFIT Bonus 80%, Tax credit 65%, FRI Turismo), gestite da Invitalia, quelle dei POR FESR delle Regioni Emilia Romagna e Marche, nonché quelle dei GAL (Gruppi di Azione Locale), tra cui per esempio Valmarecchia e Conca.