Industria 4.0: Credito di imposta beni strumentali
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Industria 4.0: Credito di imposta beni strumentali

Gli incentivi fiscali transizione 4.0 dovrebbero rappresentare il capitolo più ricco della prima parte di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicata a “digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura e turismo”. Dovrebbero infatti ammontare a oltre 13 miliardi di euro i fondi destinati a tale piano, con l’aggiunta di ulteriori 5 miliardi di fondi nazionali extradeficit. Tra le misure in questione, i crediti di imposta per beni strumentali 4.0, ricerca, innovazione e design, e formazione legata alla transizione digitale 4.0.

Cosa riguarda il credito di imposta per beni strumentali

Strumento per incentivare investimenti in beni strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, quali in particolare:

  • Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, L. 11 dicembre 2016, n. 232)
  • Beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (Allegato B, L. 11 dicembre 2016, n. 232);
  • Altri beni strumentali materiali (beni diversi da quelli di cui al sopra citato Allegato A).

Chi può beneficiarne

Tutte le imprese titolare di reddito di imprese che prevedono i sopra indicati investimenti in strutture produttive ubicate all’interno del territorio nazionale.

In cosa consiste l’agevolazione

Credito di imposta nella misura delle aliquote di seguito indicate:

Misura del credito di imposta per il 2020

Per gli investimenti realizzati nel 2020, ovvero entro il 30.06.2021 a condizione che entro il 2020 l’ordine risulti accettato e sia stato pagato un acconto pari ad almeno il 20%:

  • Per i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 40% dell’investimento fino ad € 2,5 milioni, 20% per la quota di di investimenti oltre a 2.5 milioni e fino ad € 10 milioni;
  • Per i beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (Allegato B, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 15% del costo fino ad un massimo di costo ammesso di € 700.000;
  • Per i beni strumentali materiali  diversi da quelli di cui al sopra citato Allegato A: 6% del costo fino ad un massimo di costo ammesso pari ad €2 milioni.

Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione in 5 quote annuali di pari importo, ridotte a 3 per gli investimenti beni immateriali, a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione.

Misura del credito di imposta per 2021

  • Per i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 50% dell’investimento fino ad € 2,5 milioni, 30% per la quota di di investimenti oltre a 2.5 milioni e fino ad € 10 milioni, 10% per la quota compresa tra € 10 milioni ed € 20 milioni;
  • Per i beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (Allegato B, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 20% del costo fino ad un massimo di costo ammesso di € 1 milione;
  • Per i beni strumentali materiali  diversi da quelli di cui al sopra citato Allegato A: 10% del costo fino ad un massimo di costo ammesso pari ad €2 milioni e 15% del costo per i beni funzionali allo smart working per quota di investimento fino a € 2 milioni.
  • Per i beni strumentali immateriali ordinari: 10% del costo per la quota di investimenti fino ad € 1 milione e 15% del costo per i beni funzionali allo smart working per la quota di finanziamento fino a € 1 milione.

Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione. Per le imprese con ricavi inferiori ad € 5 milioni, tale periodo è ridotto ad un anno.

Misura del credito di imposta per 2022

Per gli investimenti realizzati nel 2022, ovvero entro il 30.06.2023 a condizione che entro il 2022 l’ordine risulti accettato e sia stato pagato un acconto pari ad almeno il 20%:

  • Per i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 40% dell’investimento fino ad € 2,5 milioni, 20% per la quota di di investimenti oltre a 2.5 milioni e fino ad € 10 milioni;
  • Per i beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (Allegato B, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 20% del costo fino ad un massimo di costo ammesso di € 1 milione;
  • Per i beni strumentali materiali  diversi da quelli di cui al sopra citato Allegato A: 6% del costo fino ad un massimo di costo ammesso pari ad €2 milioni e 15% del costo per i beni funzionali allo smart working per quota di investimento fino a € 2 milioni.
  • Per i beni strumentali immateriali ordinari: 10% del costo per la quota di investimenti fino ad € 1 milione e 15% del costo per i beni funzionali allo smart working per la quota di finanziamento fino a € 1 milione.

Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione. Per le imprese con ricavi inferiori ad € 5 milioni, tale periodo è ridotto ad un anno.

Misura del credito di imposta per 2023

Per gli investimenti realizzati nel 2023, ovvero entro il 30.06.2024 a condizione che entro il 2022 l’ordine risulti accettato e sia stato pagato un acconto pari ad almeno il 20%:

  • Per i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (Allegato A, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 20% dell’investimento fino ad € 2,5 milioni, 10% per gli investimenti oltre a 2.5 milioni e fino ad € 10 milioni; 5% per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di Euro.
  • Per i beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (Allegato B, L. 11 dicembre 2016, n. 232): 20% dell’investimento fino ad un milione di euro.

Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione. Per le imprese con ricavi inferiori ad € 5 milioni, tale periodo è ridotto ad un anno.

Cosa può fare Corporate Studio Forlani

Analisi investimenti da assoggettare ad attività peritale al fine di:

  • Identificare i beni strumentali immateriali nuovi rispondenti ai requisiti di Industria 4.0
  • Identificare i beni strumentali materiali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave Industria 4.0
  • Verificare la corrispondenza dei requisiti degli investimenti a quanto richiesto dagli allegati “A” e “B” alla Legge n. 232 del 11-12-16.
  1. Definizione del reale vantaggio economico per il cliente nell’applicazione di quanto previsto per il Credito d’Imposta per investimenti in beni strumentali.
  2. Realizzazione del fascicolo tecnico contenente:
    • Relazione tecnica sui singoli investimenti e corrispondenza degli stessi agli allegati “A” e “B alla Legge n. 232 del 11-12-16.
    • Rendicontazione investimenti; fatture, schema economico di riferimento.
    • Perizie giurate sui singoli investimenti eseguita da Ingegnere iscritto all’Albo.
    • Raccolta normative/circolari/interpretazioni in riferimento al Credito d’Imposta per investimenti in beni strumentali.

Disclaimer

Il contenuto del presente Documento è a scopo esclusivamente informativo e non può essere considerato esaustivo né costituire parere o consulenza professionale, né è inteso a fini commerciali, di relazione o di transazione con i clienti. Si declina quindi ogni responsabilità in merito ad azioni od omissioni basate sull’utilizzo delle informazioni contenute nel presente Documento.

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