Gli incentivi fiscali transizione 4.0 dovrebbero rappresentare il capitolo più ricco della prima parte di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicata a “digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura e turismo”. Dovrebbero infatti ammontare a oltre 13 miliardi di euro i fondi destinati a tale piano, con l’aggiunta di ulteriori 5 miliardi di fondi nazionali extradeficit. Tra le misure in questione, i crediti di imposta per beni strumentali 4.0, ricerca, innovazione e design, e formazione legata alla transizione digitale 4.0.
Con la legge di bilancio 2020 è stato profondamente modificato il credito di imposta per ricerca e sviluppo. Tra le principali modifiche, il venir meno del raffronto con la media delle spese precedenti e la riduzione della percentuale di agevolazione.
Lo strumento è finalizzato a sostenere investimenti in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, quali in particolare:
Tutte le imprese residenti sul territorio nazionale.
Credito di imposta del 12% sulle spese agevolabili (max spese ammissibili 4 ml) in: i) Ricerca fondamentale e ii) Ricerca industriale e Sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico. Con specifico Decreto del MISE sono stati definiti i criteri per la determinazione delle attività di ricerca, sulla base del Manuale Frascati dell’OCSE.
Credito di imposta del 6% sulle spese agevolabili (max spese ammissibili 1,5 ml) in innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati.
Credito di imposta del 6% sulle spese agevolabili (max spese ammissibili 1.5 ml) in Design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nel settore del made in Italy: tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri individuati con successivo decreto ministeriale.
Credito di imposta del 10% delle spese agevolabili (max spese ammissibili 1.5 ml) in innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica e di innovazione digitale 4.0.
Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo di importo successivo a quello di maturazione.
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