Tecnologie critiche e investimenti sostenibili: la nuova sfida industriale dell’Europa, un’opportunità concreta per le imprese dell’Emilia-Romagna

A cura di Forlani Consulting Srl SB – Startup Innovativa e Società Benefit

L’Unione Europea ha aperto una nuova stagione di politiche industriali strategiche, guidate da obiettivi chiari: rafforzare la competitività, ridurre le dipendenze tecnologiche e sostenere la transizione ambientale e digitale. In questo quadro si inserisce la piattaforma STEP (Strumento per le Tecnologie Strategiche per l’Europa), che nel 2024 ha trovato una declinazione operativa concreta attraverso bandi regionali come STEP Emilia-Romagna, attivo da maggio 2025.

Forlani Consulting, in qualità di startup innovativa e società benefit, si pone al fianco delle imprese per cogliere questa occasione, offrendo una consulenza che integra competenze tecniche, strategiche e normative. Il nostro approccio mira a valorizzare progetti che uniscano innovazione, impatto ambientale positivo e visione di lungo periodo.

📜 Il quadro normativo: Regolamento (UE) 2024/795 e tecnologie critiche

Il regolamento STEP (UE 2024/795) definisce le tecnologie critiche come quelle che:

• Sono innovative, emergenti o all’avanguardia in ambito digitale, ambientale o biotecnologico
• Contribuiscono a rafforzare l’autonomia strategica dell’Unione
• Favoriscono la creazione di posti di lavoro qualificati e resilienti

Queste tecnologie appartengono a tre ambiti chiave:

1. Digitale e Deep Tech (AI, microelettronica, supercalcolo)
2. Tecnologie pulite ed efficienti (energie rinnovabili, stoccaggio, idrogeno verde)
3. Biotecnologie (produzione bio-based, salute, tecnologie genomiche)

Non è sufficiente, però, acquistare un macchinario innovativo: le imprese devono dimostrare di contribuire attivamente allo sviluppo industriale della tecnologia – ad esempio tramite attività di ricerca, testing, prototipazione o messa in produzione.

🧪 Ricerca e innovazione come elementi centrali dei progetti STEP

Il concetto di “sviluppo tecnologico critico” implica l’esistenza di un percorso evolutivo della tecnologia: la Commissione Europea richiede che le imprese agiscano come attori attivi della filiera strategica, non semplici utilizzatori.

Ciò significa, nella pratica:

• Investire in progetti di ricerca industriale o sviluppo sperimentale (TRL ≥ 6)
• Collaborare con laboratori della Rete Alta Tecnologia o università
• Integrare le competenze interne con consulenze specialistiche esterne
• Sviluppare prodotti, processi o servizi che riducano le dipendenze UE da forniture estere

🧭 Coerenza con la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) regionale

La Regione Emilia-Romagna, attraverso la propria Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) 2021–2027, ha definito due criteri-chiave che si intrecciano con STEP:

🧩 Criterio 5: Azioni per migliorare i sistemi di ricerca e innovazione

• Potenziamento delle infrastrutture pubbliche e private
• Sviluppo di laboratori d’impresa aperti alla collaborazione
• Progetti R&D congiunti tra imprese e organismi di ricerca

🏭 Criterio 6: Azioni a sostegno della transizione industriale

• Sviluppo di tecnologie nei 15 ambiti cross-settoriali della S3 (es. AI, energia, circular economy, mobilità)
• Riorganizzazione produttiva e adozione di processi sostenibili e digitali
• Valorizzazione di infrastrutture critiche e supply chain strategiche

In questo contesto, le imprese che presentano progetti coerenti con gli obiettivi dell’S3 e con le “condizioni abilitanti” dell’Obiettivo Specifico 1.1 (Buona Governance) possono non solo accedere al contributo STEP, ma anche rafforzare il proprio posizionamento strategico nel lungo periodo.

♻️ Perché Forlani Consulting crede in STEP

Siamo convinti che l’innovazione tecnologica non possa prescindere da una visione sostenibile. In quanto società benefit, orientiamo ogni nostro progetto su tre pilastri:

• Impresa e territorio: aiutiamo le PMI a diventare protagoniste della transizione
• Ricerca e filiere: costruiamo progetti che favoriscano partenariati virtuosi
• Valore condiviso: ogni contributo pubblico deve generare impatto reale, non solo ritorno economico.