La sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo normativo. È un pilastro dell’etica aziendale, un investimento strategico e, per molte realtà imprenditoriali, un fattore determinante di sostenibilità e competitività. Il recente dibattito nazionale – riacceso dall’articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore (30 aprile 2025) – lo dimostra con chiarezza: il Governo si prepara a varare un decreto con una dote fino a 1 miliardo di euro a favore della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra le misure annunciate: incentivi INAIL, premi alle imprese virtuose, e una revisione dei modelli organizzativi previsti dal D.lgs. 231/2001.
Il quadro normativo in materia è definito principalmente dal D.lgs. 81/2008 (il cosiddetto “Testo Unico”), che stabilisce precisi obblighi in capo al datore di lavoro: dalla valutazione dei rischi (art. 17) all’adozione di misure preventive, fino alla formazione dei lavoratori (art. 18). A ciò si affianca il D.lgs. 231/2001, che estende la responsabilità amministrativa delle imprese ai reati commessi dai propri dipendenti, tra cui quelli relativi alla violazione delle norme antinfortunistiche.
In questo scenario, le imprese che adottano modelli organizzativi (MOG) e sistemi di gestione della sicurezza (SGSL) possono ridurre il proprio rischio sanzionatorio, dimostrando di aver fatto tutto il possibile per prevenire incidenti. Ma l’impatto è anche culturale: la sicurezza come valore, prima ancora che come adempimento.
Il XXVI Rapporto sul mercato del lavoro, presentato dal CNEL, rivela che nel 2024 si è registrato un aumento del 4,7% dei decessi sul lavoro, con 1.077 vittime, e un +21,6% delle denunce per malattia professionale. Sono numeri che impongono una riflessione profonda: la prevenzione non può essere residuale. È una priorità.
Nel decreto annunciato dal Governo, si prevedono misure che incentivano i comportamenti aziendali virtuosi. Tra queste, il rafforzamento del modello “bonus malus” sui premi assicurativi INAIL, la proroga della copertura agli studenti in alternanza scuola-lavoro, e un’estensione dei benefici per le imprese che aggiornano i propri modelli organizzativi. In quest’ottica, strumenti come il modello OT23 (richiesta di riduzione del tasso INAIL per azioni migliorative) acquistano ancora più rilevanza.
Forlani Consulting, in quanto Società Benefit, non si limita a supportare le imprese nella compliance normativa: ne condivide e promuove la cultura della prevenzione. Lavoriamo al fianco di PMI, aziende agricole e imprese industriali, accompagnandole nell’adozione di sistemi di sicurezza evoluti, valutazioni tecnico-giuridiche e percorsi di formazione certificata. La sicurezza non è un costo, ma un investimento ad alto rendimento umano e reputazionale.
In questo contesto si inserisce il Bando ISI INAIL 2024, che mette a disposizione fino a 130.000 euro a fondo perduto per progetti finalizzati al miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il contributo può arrivare all’80% dell’investimento per alcune categorie (come le microimprese agricole giovanili). Le risorse, articolate in cinque Assi di finanziamento, coprono interventi che vanno dalla bonifica dell’amianto all’acquisto di macchinari innovativi, fino all’adozione di modelli organizzativi. clicca sul riquadro sotto riportato per approfondire lo strumento.